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104 | il maestro dei ragazzi. |
— E la scuola? — ribattè lei con un sorriso malinconico. — Se tu pigliassi una buona dote invece.... con dei poderi....
— Benedette donne! quando si ficcano un chiodo in testa!... — rispose lui con un sorrisetto malizioso.
E pareva esitare a decidersi. Ma dopo averci pensato su, finì col dire:
— Non mi vendo, no! —
E abbottonò il soprabito con dignità.
— Se ho da fare una scelta.... Se mai.... È inutile! — conchiuse finalmente. — Amo troppo la mia libertà!. —
Ella insisteva a dire che queste cose si fanno finchè uno è giovane, che se no si finisce in mano della serva o di qualche intrigante.
Poi siccome il fratello non voleva arrendersi, la zitellona si lasciò scappare in un impeto di gelosia, alludendo alle vicine:
— Vedi che già ti si ficcano in casa, e cominciano a fare dei disegni su di te? —
E la poveretta morì col crepacuore di la-