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— Andiamoci, se così ti piace. E le tesi?
— Dormiranno anche stassera. Avrò sempre il tempo di finirle.
Alla piazza della Cattedrale incontrarono un amico che si fermò a discorrere con loro.
— Andrete a teatro stassera? — domandò egli.
— Perchè questa domanda?
— Perchè si darà una bellissima commedia nuova e ci verrà tutta Catania.
— Ci sarò allora... poichè in tal caso verrà anche la mia bella; — disse Pietro scherzando.
— Ah!... Ah!... la tua bella di numero... Non so più a qual numero sii... buona lana!
— Sul serio; sono innamorato come uno stolido.
— E di chi?
— Di una signora ch’è una maga... involta fra i merletti e i velluti..., della quale so il nome da ieri soltanto.
— La contessa di Prato?
— La conosci?
— Per bacco! Al ritratto che ne fai... non c’è altra qui che possa appropriarselo.
— È veritiero però questo ritratto?