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— Ammirabile!... Avanti.

— Dopo la toletta viene la colazione: ella ha l’affettazione di mangiare pochissimo, ma i suoi cibi costano un occhio del capo, in compenso; indi si mette al pianoforte, o al verone, sdraiata su di una poltroncina, e vi resta, spesso dormendo, sino all’ora di pranzo. Suo marito...

— Un uomo di quasi 38 anni, alto e biondo?

— Sì, il conte di Prato; lo conosce?

— Me l’immagino.

— Suo marito l’ama alla follia; passa i giorni al suo fianco, scherzando coi suoi capelli, e guardandola coll’occhialetto faccia a faccia.

— Ed ella?...

— Ella gli sorride... e chiude gli occhi come se temesse di fargli perdere la testa seguitando a guardarlo com’ella fa.

— In fede mia!... credo che n’abbia ben ragione!...

— Questi dettagli li ho risaputi da una mia amica che abita dirimpetto alla casa della contessa...

En place pour la quadrille! fu gridato.