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graziava col suo sorriso seduttore, e col suo sguardo che faceva scorrere un’onda di voluttà in quell’uomo, quand’egli si recava alle labbra la sua mano.

Allora solamente, la sua leggiadra testolina, coronata da quei ricci magnifici, si volgeva lentamente verso di lui.

Qualche volta, con un movimento tutto infantile, quella manina bianca ed affilata si appoggiava alla ringhiera, e sopra vi appoggiava la fronte; quasi quel bellissimo collo fosse troppo debole per sostenere quella piccola testa.

— Con questa donna ci sarebbe da impazzire! — esclamò Pietro reprimendo un fremito, dopo averla divorata a lungo dello sguardo.

— Credi che sieno marito e moglie? — domandò l’altro.

— È il mistero che questa donna sa rendere impenetrabile colle sue mille indefinibili gradazioni di fisonomia, d’espressione, di gesto, che fanno spesso dimenticare la sirena nella vergine, e viceversa. Se lo sono, è da poco tempo: a meno che costei non senta ancor ella sì a lungo, come