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— Cospetto!... la signora che incontrammo l’altra volta alla Villa!

— È vero.

— Che donna... Perdio!...

— Non è poi quella maraviglia che mi vai cantando...

— Non ho parlato di maraviglie. Ti dico semplicemente che a Catania, e in tutta Sicilia anche, son poche le donne che sappiano recare così bene il loro pardessus reine-blanche, e che sappiano appoggiarsi con tanta grazia al braccio di quel briccone in guanti paglia e pince-nez che ha la fortuna di premere quel polsino contro le sue costole.

Essi passarono quasi rasente a quella donna, che questa volta non li vide o fece le viste di non vederli, e che sorrideva del suo riso incantevole al suo cavaliere, mentre gli parlava.

— Hai udito che bella voce! — esclamò Pietro, premendo il braccio del suo compagno; — all’accento mi parve torinese... Io adoro tutto il Piemonte in questo momento...

— Eppure veduta dappresso non è bella...