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«Egli baciava le mie mani, e sostava per guardarle in silenzio, come se avesse temuto di alzare gli occhi nei miei, e per tornare a baciarle... Le sentii umide delle sue lagrime.
«— Pietro! — esclamai palpitante di una sublime emozione, mentre tutti i pori del mio cuore si dilatavano ad assorbire le inebbrianti emanazioni di una lusinghiera speranza; — ieri ti pregai di condurmi a Siracusa... con te...
«Egli non potè più frenare il pianto, e scosse la testa tristamente.
«— Impossibile! — mormorò con un soffio appena intelligibile.
«— Impossibile?... — ripetei radunando tutte le forze di cui mi sentivo capace; — e perchè, Pietro?!...
«— Oh! grazia! grazia, Narcisa! — singhiozzò egli stringendomi fra le sue braccia, nascondendo la sua testa nel mio petto: — grazia!... io sono molto vile!!...
«Era orribile a vedersi l’angoscia disperata di quel volto energico, l’annichilamento completo di quel carattere di bronzo.
«— Sì, io son vile! io son colpevole!