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più lo vedevo allontanarsi da me... Un momento il mio piede si stese sul precipizio e la mia mano strinse più forte la sua per allacciarlo in un modo che nulla sarebbe valso a rapirmelo mai più...

«— No! no! — gridò il mio cuore gemente, — no!... ch’egli viva! ch’egli sia felice!... io non potrò mai essergli grata abbastanza dei giorni che mi ha dato, dei sacrifizii che ha avuto la bontà d’imporsi per me!... Ch’egli sia felice... anche con un’altra!...

«Un’altra!... Ecco quell’idea terribile, sanguinosa, che mi ha attraversato il cuore come un ferro infuocato, e alla quale non avrei forse saputo resistere se ci avessi prima pensato...

«Mi avvidi, quasi con gioia, come se fossi stata salvata da un immenso pericolo, che camminavamo sul selciato della strada.

«Una o due volte, in quella notte agitata e febbrile passata al davanzale della mia finestra, ho avuto dei momenti di speranza, d’illusione... speranza tale che mi faceva mettere dei gridi di gioia, che mi faceva comprimere le tempie fra le mani,