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lui, ma lo soffocai, colle mie lagrime, fra i guanciali.
«L’indomani, prima ancora dell’alba, ero levata, poichè non avevo dormito un secondo; ed andai ad aspettarlo nel salotto, sperando che anch’egli vi sarebbe venuto.
«Egli si alzò soltanto verso le undici, e immediatamente venne a cercare di me.
«— Come sei bella, mia Narcisa! — esclamò egli abbracciandomi con effusione; — mi pare di amarti dippiù ogni volta che ti rivedo!
«Alzai gli occhi, umidi di lagrime, su di lui, atterrita dall’idea che quelle parole fossero simulate.
«No! non era possibile in lui... nel mio Pietro!... il più nobile cuore ch’io abbia conosciuto: era il suo sguardo ardente di passione, e la sua voce che recava l’accento del cuore.
«Singhiozzante gli gettai le braccia al collo, come per non lasciarmelo sfuggire mai più, e nascosi la testa nel suo petto.
«— Che vuol dire questo pianto? — domandò egli asciugandomi gli occhi coi baci; — son molto colpevole adunque?