Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 138 — |
— Cui ella ha salvato il marito rischiando la vita.
— Io? No! sono stato sfortunato: ecco tutto.
— So che a trenta passi ella mette una palla in un anello. Ho assistito al più strano duello ch’io abbia veduto, ed ho l’onore d’assicurarle che me ne intendo un poco di questi giochetti. Tutto questo mi autorizza a creder poco nelle sue parole, in questo momento, e molto nella sua discrezione e nella sua modestia.
— Signore!
— E che!... forse che andiamo in collera perchè vengo a recarle i ringraziamenti della contessa?
— La signora contessa nulla mi deve e nulla ha a ringraziarmi.
— Stamattina, molto prima di partire pel Vomero col conte, ho veduto un biglietto così concepito in sostanza: Io non mi ritratterò, ma posso assicurare la signora di Prato che non le ucciderò il marito: Se la contessa avesse avuto la bontà di cedermi per un quarto d’ora quel biglietto, come io ne l’avea pregata, non avrei avuto