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Alla porta ella montò nella carrozza che l’aspettava, e partì.

— Ella non dev’essere siciliana; — ripigliò il bruno, che si chiamava Piero.

— Chi te lo dice?

— Tutto: il suo genere d’eleganza, la sua andatura... il modo stesso con cui accolse la tua esclamazione.

— L’ha udito dunque! — mormorò il biondo, arrossendo come un collegiale.

— Raimondo, amico mio, sarai sempre un ragazzetto su questo argomento. Credi dunque che quando una bella donna ti passa dinanzi badi ad ascoltare le sciocchezze che le sussurra un imbecille qualunque sotto il naso?

— Ma quest’imbecille può anche essere un amante... e allora...

— E allora ragion dippiù per ascoltare ciò che si dice di lei, quale impressione desta passando, per poi fare un presente all’innamorato delle tue osservazioni (se sono favorevoli però, bada!) sotto il pretesto di riderne; presente che deve rendere innamorato quel povero allocco per dieci gradi dippiù.