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52 | Cavalleria Rusticana |
visto che ci siamo abbracciati e baciati per la vita e per la morte con vostro marito? O madre.
Gnà Nunzia
(affacciandosi).
Che c’è ancora?
Turiddu.
Vado per un servizio, madre. Non ne posso fare a meno. Datemi la chiave del cancello, che esco dall’orto per far più presto. E voi, madre, abbracciatemi come quando sono andato soldato, e credevate che non avessi a tornar più, chè oggi è il giorno di Pasqua.
Gnà Nunzia
O che vai dicendo?
Turiddu.
Dico così, come parla il vino, che ne ho bevuto un dito di soverchio, e vado a far quattro passi per dar aria al cervello. E se mai.... alla Santa, che non ha nessuno al mondo, pensateci voi, madre. (entra in casa).