Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/310

300 La caccia al Lupo


Mariangela

(segnandosi).

Che notte, Gesù mio!

Lollo.

Questo è il tempo che ogni mala bestia va intorno a far delle sue. Ma stavolta ci lascia la pelle, te lo dice compare Lollo!... (afferra lo schioppo a un rumore che si ode all’improvviso dietro l’uscio in fondo). Ehi là!

Mariangela

(più morta che viva).

Saranno le galline.... che le ho chiuse in cucina.... pel temporale che faceva....

Lollo.

Avranno paura anch’esse.... come te. Guarda, sei pallida! (le mesce del vino) Bevi un dito di vino.

Mariangela.

No. Ho lo stomaco chiuso per cent’anni.