era per tentarlo! Egli si metteva a cantare sotto la mia finestra per far dispetto a lei che s’era maritata con un altro. Tanto è vero che l’amore antico non si scorda più. Io come lo sentivo cantare, quel cristiano, sembrava che il cuore mi scappasse via dal petto. Ero pazza, sì! Come potevo dir di no quand’egli mi pregava: — Apri, Santuzza, s’è vero che mi vuoi bene!... — Come potevo? Allora gli dissi: — Sentite, compare Turiddu, giuratemi innanzi a Dio, prima! — Egli giurò. Dopo, come lo seppe lei, quella mala femmina, diventò gelosa a morte; e si mise in testa di rubarmelo. Mi cambiò Turiddu di qua a qua (col gesto della mano). Egli nega, perchè gli faccio compassione; ma d’amore non mi ama più!... Ora che sono in questo stato.... che i miei fratelli quando lo sapranno m’ammazzano colle sue mani stesse! Ma di ciò non m’importa. Se Turiddu non volesse bene a quell’altra, morirei contenta. Ieri sera venne a dirmi: — Addio, vado, per un servizio. — Colla faccia tanto buona!