Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/274

264 La Lupa


Mara.

Che verrei a fare? Non vi servo a nulla!... Non posso aiutarvi.... (accennando amaramente alla sua gravidanza) nello Stato in cui sono!... col castigo di Dio addosso!...

Pina.

Ah, il castigo di Dio?

Mara

(prorompendo).

Perchè ve la pigliate con me? Pigliatevela col Signore piuttosto! Pigliatevela con voi stessa che avete voluto maritarmi!

Pina.

E questa è la ricompensa! La bella accoglienza che mi fai!

Mara

(eccitata, cogli occhi accesi e lagrimosi).

Cosa devo fare? Volete che canti e rida, mentre c’è il Cristo morto per le strade?

Nanni.

Basta! leviamo l’occasione.... (prendendo