Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Atto Primo, Scena V | 203 |
Grazia.
Neppure io.
Cardillo.
Gnà Pina, voi.
Pina.
No, non ho voglia.
Grazia.
Ne sapete tante!
Nanni.
Vuol farsi pregare, adesso!
Pina
(saettandogli una occhiata, e tornando a chinare il capo).
Bene, dirò quella che mi viene in mente.(dolcemente, quasi parlando fra sè, coi gomiti sui ginocchi e il capo fra le mani).
Garofano pomposo, dolce amore,
dimmelo tu come ti debbo amare!
Tu di nascosto m’hai rubato il cuore,
ed io qui venni se mel vuoi ridare.
E n’ho toccati tanti cuori duri!
Solo il tuo non si lascia intenerire!
Ora men vado a governo d’amore....
Il mio lo lascio a te. Non ti scordare.