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10 | Cavalleria Rusticana |
Pippuzza.
Allora mi contento di mangiarmele coi miei figliuoli, e far la Pasqua anch’io, piuttosto. (per andare)
Zio Brasi.
O che non siete stata a confessarvi, gnà Nunzia?
Gnà Nunzia.
Via, perchè oggi è Pasqua, un soldo l’uno! Ne piglio dodici; ma uno me lo darai di giunta, in regalo. Mettile insieme alle altre, là... Senza romperle, bada! E te’ i danari. Un pugno di palanche ti porti via, guarda!
Zio Brasi.
Senti, senti Pippuzza, cerchiamo di far negozio anche noi. Vieni qua, a casa mia. (la conduce nella prima stradicciuola a sinistra)
Gnà Nunzia.
(a Santuzza).
Parla dunque! Che sai di mio figlio Turiddu?