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ATTO PRIMO.


Nell’aia, sull’imbrunire. A destra la capanna dei mietitori, a sinistra una gran bica; mucchi di covoni e di attrezzi rurali sparsi qua c là. In fondo l’ampia distesa della pianura, carica di messe, già velata dalla sera, e il corso del fiume, tra i giunchi e le canne palustri. Si odono passare in lontananza delle voci, delle canzoni stracche, il tintinnio dei campanacci delle mandre che scendono ad abbeverare, e di tanto in tanto l’uggiolare dei cani, sparsi per la campagna, sulla quale scorrono delle folate di scirocco, con un fruscio largo di biade mature. Negli intervalli di silenzio sembra sorgere e diffondersi il mormorio delle acque e il trillare dei grilli, incessante. La luna incomincia a levarsi, accesa — sbiancandosi man mano, in un alone afoso.