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Atto secondo, Scena III 135


Don Gerolamo.

Questo non è peccato, se c’era la volontà di Dio e dei genitori.

Màlia.

Nossignore.... non sapevano nulla.... Egli lavorava nel magazzino, qui in corte.... E così, vedendolo ogni giorno.... Poi quando m’ammalai la prima volta, prese a venire anche la sera.... Lì, dov’è adesso vossignoria.... (tace un istante soffocata dalla commozione) Veniva a leggere il giornale.... o portava qualche regaluccio.... e si stava chiacchierando tutti insieme, colla mamma e la Gilda, quand’essa tornava dalla maestra.... (tace un istante, sopraffatta dalla commozione)

Don Gerolamo.

Bene, avanti.

Màlia

(quasi le mancasse il fiato, e facendo
un gesto vago).

Aspetti un momento.... Scusi....

Don Gerolamo.

Povera figliuola!... Su, coraggio!...