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e le domeniche. La povera fanciulla, per farsi perdonare il suo grosso peccato, andò a lavorare due giorni nel campo del curato, acciò dicesse la messa per la sua morta il primo lunedì del mese; e la domenica, quando le fanciulle, vestite dei loro begli abiti da festa, si tiravano in là sul banco, o ridevano di lei, e i giovanotti, all’uscire di chiesa, le dicevano facezie grossolane, ella si stringeva nella sua mantellina tutta lacera, e affrettava il passo, chinando gli occhi, senza che un pensiero amaro venisse a turbare la serenità della sua preghiera; ovvero diceva a se stessa a mo’ di rimprovero che si fosse meritato: Son così povera! — oppure, guardando le sue due buone braccia: — Benedetto il Signore che me le ha date! e tirava via sorridendo.
Una sera — aveva spento da poco il lume — udì nella viottola una nota voce che cantava