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28 | nedda |
ufficio, andò ad inginocchiarsi fuori dell’uscio, balbettando macchinalmente delle preci, guardando come trasognata quel sasso dinanzi alla soglia su cui la sua vecchierella soleva scaldarsi al sole di marzo, e ascoltando con orecchio distratto i consueti rumori delle vicinanze, ed il via vai di tutta quella gente che andava per i propri affari senza avere angustie pel capo. Il curato partì, ed il sagrestano indugiò invano sull’uscio perchè gli facessero la solita limosina pei poveri.
Lo zio Giovanni vide a tarda ora della sera la Nedda che correva sulla strada di Punta.
— Ohè! dove vai a quest’ora?
— Vado per una medicina che ha ordinato il medico.
Lo zio Giovanni era economo e brontolone.
— Ancora medicine! borbottò, dopo che ha ordinato la medicina dell’olio santo! già,