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248 | le storie |
Corrado ebbe appena il tempo di rannicchiarsi rasente al muro. Il barone di tanto in tanto volgeva alla sfuggita sulla moglie uno sguardo singolare, e, cosa più singolare, era sobrio! — Non bevete un sorso? domandò versandole del vino.
Ella non osò rifiutare, alzò lentamente il bicchiere, e si udirono i suoi denti urtare due o tre volte contro il vetro.
Poi rimase pensierosa, ma con certa ansietà febbrile, gettando sguardi irrequieti qua e là.
— Bisogna che vi cerchi un altro paggio, ora che Corrado è partito disse il barone figgendole gli occhi in viso.
Donna Violante non rispose, ma levò gli occhi anche lei, e si guardarono. Il barone bevve un altro bicchier di moscato, e si alzò per andare a far la ronda della sera.
Come fu sola la donna, si levò anch’essa, quasi spinta da una molla, e si diede a passeggiar per la camera, agitata e con-