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del castello di trezza | 241 |
ciò, questo ladro, questo sleal cavaliere, questo marito infame, ha mescolato il mio primo bacio di vergine al bacio impuro di una cortigiana....
Ella chiuse gli occhi con un'espressione indicibile di raccapriccio.
— Tu non sai, non puoi sapere qual effetto possano fare tali infamie sull’animo di una patrizia.... Ma giuro, per santa Rosalia! che mi vendicherò in tal modo, che farò tale ingiuria a quest’uomo, che lo coprirò di tale vergogna, quale non basterà a lavare tutto il sangue delle sue vene e delle mie.... Io son giovane ancora, sarò ancora bella quando amerò... Ti giuro!... Vuoi? di’! vuoi?
Egli tremava tutto. — Ella gli afferrò il capo con gesto risoluto, con occhi ardenti e foschi, e gli stampò sulla bocca un bacio di fuoco.