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234 | le storie |
il vano nero di quei poveri usci, il fiammeggiare del focolare, il fumo che svolgevasi lento lento dal tetto; infine si volse bruscamente, quasi sorpresa dal paggio che, ritto sull’uscio, attendeva i suoi ordini, guardò di nuovo la spiaggia, il mare, l’orizzonte segnato da una sfumatura di luce, l’ombra degli scogli che andava e veniva coll’onda, e tornò a fissar Corrado, questa volta più lungamente. Ad un tratto arrossì, come sorpresa della sua distrazione, e per dir qualche cosa domandò sbadatamente:
— Che ora è Corrado?
— Son le due di notte, madonna.
— Ah!
Le sue ciglia si corrugarono di nuovo, chinò gli occhi un istante, e con un suono d’amarezza indicibile:
— Tarda molto stasera il barone!...
— Non temete, madonna; la campagna è sicura, la sera è bella, e la luna non ha una nube.