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206 | le storie |
l’anima mia, s’è il Diavolo in carne ed ossa!
Don Garzia non credeva nè a Dio nè al Diavolo, sebbene li rispettasse entrambi; ma senza saper perchè si ricordò delle parole dettegli da Donna Isabella la mattina, e fremette.
Donna Isabella non gli avea fatto la più semplice domanda, o si spaventasse a farla, o la credesse inutile. Il barone del resto era di tale umore da non permetterne talune. L’indomani però dissegli risolutamente che non intendeva dormire più oltre in quella camera.
— Aspettate ancora stanotte, rispose il marito, farò buona guardia io stesso, e se domani non riderete delle vostre paure, vi lascerò padrona di far quel che meglio vorrete.
Ella non osò aggiunger verbo, soltanto qualche momento dopo gli domandò:
— Di che malattia è morta la vostra prima moglie, messere?