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172 | le storie |
volse gli occhi qua e là, in aria distratta, e li posò sulla mole nera e gigantesca del castello che disegnavasi con profili fantastici su quel fondo cangiante ad ogni momento. La luce e le ombre si alternavano rapidamente sulle rovine, e un arbusto che avea messo radici sul più alto rivellino, agitavasi di tanto in tanto, come un grottesco fantasma che s’inchinasse verso l’abisso.
— Vede? diss’ella con quel sorriso incerto e colla voce mal ferma. C’è qualche cosa che vive e si agita lassù!
— Gli spettri della leggenda.
— Chissà!
— Cotesto è il quarto d’ora delle storie....
— Oppure....
— Oppure cosa?
— Chissà.... Cosa fa mio marito?
— Giuoca a tresette.
— E la signora Olani?
— Sta a guardare.