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— Ebbene, — esclamò Assanti un po’ rosso in viso, se mi gettassi attraverso cotesta riputazione, mi perdonereste?

— La storia del biglietto? Per chi mi prendete, caro signore, cercando di scambiarmi le carte in mano?

— Non ridete così, in fede mia! Son qui, dinanzi a voi, ridotto ad arrossire di quel che ho fatto e detto contro di voi; mi sento ridicolo, deve bastarvi.

— Ridicolo, perchè?

— Perchè vi amo.

— Da quando in qua?

— Dacchè mi ci avete fatto pensare.

— Dacchè siete indispettito contro di me allora?

— Non so se sia amore o dispetto, so che così non può durare, che voi m’avete stregato, e che finirete per farmi impazzire.

— Oibò!

Assanti rimase zitto un istante, di faccia al sorriso mordente della Dal Colle; poi