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donna potesse restare così bene nei gangheri dopo avere udito tutto quel che si era detto nella sala dei fumatori; e, cosa strana, un po’ per la novità della cosa, un po’ per obbligo di cortesia, Assanti, discorrendo con la Dal Colle di musica e d’altro, avea osservato come più d’una volta cane e gatta si fossero trovati d’accordo, sicchè il discorso era andato per le lunghe, e gli amici, ad uno ad uno, se l’erano sgattaiolata. — Non ha udito nulla! — pensava Assanti.

Ad un tratto, quando furono soli, cambiando improvvisamente accento e maniere, la Dal Colle domandò, puntandogli contro quegli occhi indiavolati:

— È contento che gli abbia fatto vincere la scommessa, mio signor nemico?

Egli s’inchinò e stette coraggiosamente ad aspettar l’assalto.

— Perchè ci facciamo la guerra? riprese ella con un altro tono di voce.