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scritto seguitemi; le mani mi tremavano prima d’aprirla: Se volete ripetere l’addio che deste ad una mascherina all’ultimo veglione della Scala, scrivevami, recatevi al Cimitero fra una settimana, e cercate della croce sulla quale sarà scritto X.
Quella lettera, per un caso che farebbe credere alla fatalità, s’era smarrita alla Posta, e mi pervenne con qualche giorno di ritardo. Io volai a quella casa che non avevo più riveduta; scorgendo le persiane chiuse, il cuore mi si strinse dolorosamente. Corsi al Cimitero, senza osare di credere al presagio funesto di quella lettera; al primo viale che infilai, quasi il destino si fosse incaricato di guidare i miei passi, alla prima terra smossa di fresco, su di una croce di ferro, lessi quel segno che ella avea desiderato sulla tomba, triste geroglifico del suo amore; e lì, coi ginocchi nella polvere, mi parve di guardare in un