Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
118 | x |
bellezze della donna, e porla su tutti i gradini della scala sociale. Ella imponeva l’ingenuità, la grazia, il pudore di una fanciulla da collegio in mezzo ad un crocchio di uomini, fra i quali una signora per bene non sarebbesi avventurata neppure in maschera.
Era seduta colle spalle rivolte alla sala, accanto al suo giovanotto, e gli parlava come parlano le donne innamorate, divorandolo cogli occhi, e facendogli indovinare i vaghi rossori che scorrevano sotto la sua maschera, e i sorrisi affascinanti; gli posava la mano sulla spalla, e l’accarezzava col ventaglio; sembrava che si facesse promettere qualche cosa, con una insistenza affettuosa e carezzevole.
Io avrei dato qualunque cosa per essere al posto di quel giovanotto, il quale semibrava mediocremente lusingato di quella preferenza; avrei voluto indovinare tutto ciò che non potevo udire, tutto ciò che si