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Dio, non dovrebbe badare tanto al sottile, per levare due anime dal peccato.

Ella rilasciò generosamente alla figlioula tutti gli abiti e il corredo che possedeva da ragazza. Il giovane aveva la sua rata di patrimonio paterno, pel valore di settemila lire, rappresentato dal fondo rustico di Rosamarina, e la rata della casa. Siccome il tempo stringeva e mancavano i denari di metter su un quartierino, i due sposi decisero d’andare a passare l’autunno nella loro proprietà.

Essi arrivarono in una piovosa giornata di ottobre, preceduti da un carro carico dei bauli, casse e cassettini di Elena. Il primo giorno alla Rosamarina fu malinconico, in quelle stanzuccie nude, dove si ammontichiavano quei cassoni come in un magazzino di ferrovia, al cadere di quella giornata scialba, colla prospettiva del paesetto perduto nella nebbia, grigiastro e scolorito nel cielo scuro. Il giovane avrebbe voluto correre subito ad Altavilla per abbracciare sua madre. Ma il