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chè devo andare a celebrar messa domani, ma altro non voglio nè devo fare. Quel poco che posso per la famiglia di mio fratello lo dò volentieri. Ma non ho la prebenda di un vescovo, e non posso tirarmi sulle braccia anche la famiglia dei figli di mio fratello. Ognuno a casa sua. Se voi altri volete andare a stare con vostro figlio, padronissimi. Ma in casa mia no! pensateci bene.
Il giorno appresso dopo pranzo, lo zio canonico, invece di fare la solita passeggiata fuori del paese, andò a trovare il notaio suo amico, e scrissero insieme a don Liborio una bella lettera.
In casa dell’Elena, passato il primo sfuriare della burrasca, s’erano un po’ calmati. Soltanto don Liborio invece di fare la solita partita continuava a girare i pollici sulla tabacchiera, seduto di faccia al ritratto di Elena che gli voltava sempre la schiena. Roberto, come un ombra, arrivava all’ora solita, stringeva la mano in giro a tutti, e andava