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madre andava calmandosi essa pure, pensando alla famigliuola che l’aspettava al villaggio. Così la fiumana della vita li ripigliava e li allontanava sempre più.
La madre arrivò a casa di notte, affranta. Le ragazze dormivano, suo cognato solo vegliava aspettandola, come avesse indovinato che doveva tornar subito. Egli non disse una parola, mentre la cognata posava il fardelletto, e le sporse una sedia. Ma a lei quel silenzio le serrava maggiormente la gola. Allora il canonico, vedendola presa da un tremito nervoso in tutte le membra andò ad empirle un bicchier d’acqua.
— Pensate che se vi ammalate sarà anche peggio per le vostre figliuole — le disse egli con voce calma. — Alla fin fine non è morto nessuno.
La poveretta si fece animo, e raccontò finalmente tutto quello che sapeva, fissando timidamente in volto il cognato, per seguir ansiosamente l’effetto delle sue parole. Il prete rimase impassibile. Alla fine disse: