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Il cognato l’accompagnò sino al ballatoio.

— Se si ravvede, se vuol tornare qui, la casa è sempre aperta, diteglielo, per lui, ma per lui soltanto!



Il giovane, non osando farsi più vedere dai genitori di Elena, era andato a stare all’albergo. I suoi camerati in massa gli avevano prestato cento lire, col viso serio, come gli fosse accaduta una sventura, e il più anziano, uno studente di medicina, alla prima barzelletta che avevano arrischiato i compagni sull’avventura di lui, sentenziò che sarebbe stato meno male se si fosse rotta una gamba.

A Cesare per disgrazia erano rimaste le gambe sane e vagabondava tutto il giorno, come un delinquente, finchè tornava a buttarsi rifinito sul letto, cogli occhi stralunati, e il viso sfatto. Così rientrando a casa trovò nella sua cameretta la mamma, seduta vicino all’uscio, pallida e stanca anche lei, col suo fardelletto posato accanto sul tavolino.