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demmia, era segno che la raccolta sarebbe stata abbondante.

— Bisogna rendersi utili alla società! osservò il genitore. In fin dei conti la prosperità delle famiglie torna a vantaggio della ricchezza generale.

La signorina Elena non diceva più nulla. Era andata a sedersi nel vano della finestra e guardava fuori nella strada buia, sollevando le tendine, colla fronte appoggiata ai vetri. Allorchè il giovane si alzò per andarsene, si levò anch’essa lentamente, e andò a stringergli la mano, come tutti gli altri, e in mezzo al cicaleccio generale chiese:

— Ci scriverete almeno?

E non gli lasciava le mani.

Il giovanotto, tornato ad Altavilla, nelle tranquille passeggiate, mentre il tramonto si stendeva come una nebbia nella valle sottoposta, quando i lumi s’accendevano smorti ad uno ad uno sulle facciate vaghe delle case, lungo la stradicciuola tortuosa, pensava all’avemmaria che cadeva mesta dall’alto del campanile