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tamente, e posava delle lunghe occhiate sul parente Roberto il quale sedeva accanto alla Camilla, col naso sul ricamo, guardandole le mani. Ella non aveva detto al giovane avvocato venti parole, quantunque fossero stati soli e senza alcun sospetto un centinaio di volte, cercando insieme una carta di musica dove non era, trovandosi per caso in anticamera quando egli arrivava, andando insieme a lui all’avanguardia se le dava il braccio. Però il giorno in cui da Altavilla gli scrissero, al tempo della vendemmia, che l’uva infradiciava tutta e non vedevano l’ora di abbracciarlo, appena il giovanotto andò a prender congedo dalla famiglia di Elena, la ragazza gli piantò in viso quegli stessi occhi castagni, che alle volte parevan neri, e chiese:

— Tornerete presto?

— A metà di novembre, — balbettò lui.

— Tanto tempo!

Non si dissero altro.

Donna Anna si congratulò perchè se avevano bisogno dell’assistenza di lui nella ven-