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vegliare i raccolti. Il primogenito d’accordo era stato destinato alla carriera forense, perchè la famigliuola, in lotta perennemente col bisogno, aveva sempre avuto paura dell’usciere, e in provincia sembra un mestiere d’oro quello di vender chiacchiere. In casa Dorello c’era l’esempio dello zio don Anselmo, il quale al Seminario aveva appeso a un chiodo di faccia allo scrittoio un berretto da prete, per averlo sempre sotto gli occhi a guisa di un faro, ed era arrivato ad essere canonico. Cesare doveva continuare la tradizione dello zio. Vedendolo delicato e malaticcio da fanciullo, i parenti avevano conchiuso che era un ragazzo di talento, e l’avevano tirato su a rossi d’uova e pannicelli caldi. Egli era stato il chierico della famiglia, il fondamento di tutti 1 castelli in aria che avevano fabbricato i genitori, quando si mettevano sul terrazzino, al fresco, dopo il sole dei campi, colle mani pendenti fra le ginocchia, tagliando col desiderio delle grosse porzioni pei bisogni della

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