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stato causa della morte di sua madre, che pensava a maritarsi senza sapere ancora nè leggere nè scrivere, e senza aver pane da mangiare. — Per conto suo, padrone! Il poco che aveva bastava appena a lui e a sua moglie! — Elena col bel viso in lagrime, gli teneva le mani, scongiurandolo di non lasciarla in mezzo alla strada. Infine lo zio sentì piegarsi le gambe strette fra le braccia di quella bella ragazza, riabbottonò sulla camicia scomposta il vecchio paletò che gli serviva da veste da camera, e finì col borbottare:

— Quanto a voi, restate pur qui, se volete, giacchè avete fatto la frittata. Non posso lasciarvi in mezzo alla strada! Mia moglie vi preparerà un letto alla meglio. Ma avete fatto una rovina! Cosa credete di aver preso? un terno al lotto, o il figlio di Vittorio Emanuele?

Cesare non osava levare il capo. — Tu vai a dormire in piazza! gli gridò lo zio. Va a riposarti oramai della gloriosa impresa! Hai fatto una bella cosa!