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nati. Ebbe paura, e balzò fuori del letto, colla voce soffocata in gola dal terrore.

Egli continua a chiamarla, con uno strano accento di desiderio e d’amore: — Elena! Elena!...

Ella cominciò a gridare, pazza di terrore, chiamando aiuto!

— Ah! balbettò Cesare rabbrividendo sino alla radice dei capelli. — Ah! non mi ami più! non mi ami più! Non hai che paura!...

Allora, afferrandola per il braccio, colla mano ferma, colpì disperatamente, una, due, tre volte.




Fine