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buttato le braccia al collo? se gli avesse detto: Perdonami! Sì, anche allora!... fosse anche stato certo!... che gliene importava a lui, se Elena avrebbe potuto amarlo un’altra volta?... Sarebbero fuggiti insieme, lontano!... Ma lasciarla!... Torse lasciarla ad un altro!... Piuttosto si sarebbe ucciso sotto i suoi occhi, con quel pugnale, se lo lasciava così!... No! no! senza di lei non poteva restare.... senza la sua Elena.... Meglio la morte.... meglio!

Le stanze erano buie, in fondo trapelava dall’uscio il lume della lampada di lei. Un lieve sforzo e l’imposta cedette. Elena non era di quelle che hanno paura. Dormiva serena, quasi sorridente, coi capelli neri sul guanciale, il viso bianco posato sul braccio nudo. Quante memorie, quanta dolcezza, quanto amore c’eran là! Che dolore, che angoscia terribile, che smania, che gelosia!... Degli altri! degli altri!... quel braccio nudo, quell’omero nudo! quella bocca profumata! quei capelli folti.... Ah! degli altri! degli altri, come lui! come lui!... Ella.... come a lui!... E quando