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XIII.
«Vostra madre sta male, e desidera vedervi. Venite.
Don Anselmo Dorello.»
Cesare si sentì mancare le ginocchia. Poi, accasciato sulla poltrona, si mise a piangere dirottamente. Elena era lì presente, immobile, sembrava commossa anche lei. Per la prima volta, dopo tanto tempo, gli prese il capo fra le braccia, e se lo strinse al seno, in silenzio. Il poveretto, in quell’ora nera che gli si stringeva addosso, sentì scendersi al cuore quella pietà come un’amara dolcezza. La guardò cogli occhi lagrimosi, balbettando;