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por l’uscio che le era aperto, gettandogli una stretta di mano lenta e una parola che spirò sotto la veletta. Ei rimase sul pianerottolo, col cuore che gli martellava, accompagnando ansioso quella veste nera che si dileguava rapidamente lungo le rampe della scala, quel sogno ambizioso e febbrile che sfumava volgarmente. Quando era per scomparire, col cuore stretto dall’angoscia, le gridò:

— Ricordatevi!

Elena abbassò il capo, come se le fosse caduta una tegola addosso, stringendosi nella mantiglia. Il portinaio tempestando di colpi di martello la suola della ciabatta le cantò un’altra volta dietro il ritornello osceno.

— Ah! mormorava Elena fuggendo, colle labbra contratte dal disgusto. — Ah!

Per la strada incontrò il marito, il quale correva come un cavallo da lavoro su e giù per Napoli, carico d’affari e di preoccupazioni, in mezzo al via vai chiassoso della folla, e fece fermare la carrozzella, tutto felice d’in-