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— È un po’ alto, — osservò Elena.
— Ha il vantaggio di non esserci vicini curiosi e importuni. Mi piace la mia libertà. Anzi posso ricevere chi voglio senza che nessuno se ne avvegga.
— Ah! diss’ella.
— Elena!.... No!.... Non quello che pensate! Qui non ha messo il piede nessun’altra donna.
— Ah!
— Mi credete? Credete che allorquando si ha il cuore e la mente pieni della vostra immagine è impossibile profanarla!.... Mi credete che dacchè vi conosco, dacchè vi siete impadronita di tutto l’essere mio, mai un pensiero.... mai un atto.... Elena!....
— No! esclamò Elena bruscamente, tirandosi indietro. No, Fiandura.... Non mi fate pentire di esser venuta!...
— Perdonatemi, Elena! son pazzo! È che vi amo come un pazzo! — Elena gli abbandonò la mano. Allora il poeta incoraggiato, continuò: — Se sapeste come vi amo! Se potessi