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s’erano rappaciati con lui. Ora non ci pensavano più. E pensava se un giorno anche egli avrebbe obliato il dolore acuto che gli straziava il cuore in quel momento. Se sarebbe tornato ad accompagnare l’Elena in via Foria dandole il braccio, sentendola appoggiarsi a lui. Allora gli mancava la forza di andare ad affrontare su due piedi il terribile enigma.

In quel momento istesso ella era lì accanto, nella sua camera, la vedeva sdraiata sulla poltrona, colla sua aria abitualmente stanca ed infastidita, che si mutava in un’inquietudine vaga all’entrare di lui, in un pallore minaccioso. E se egli sospettava a torto? S’ella fosse innocente? Se quella lettera lo provasse? Ella non gli avrebbe perdonato giammai! giammai? Tutto sarebbe finito fra di loro, da un momento all’altro, per sempre! O se invece era colpevole non avrebbe negato risolutamente? Non avrebbe sconfessata la lettera? e quando egli si fosse spinto a mettergliela dinanzi agli occhi, a mortificarla coll’evidenza, tutto non sarebbe egualmente finito fra di loro? A lei non sarebbe ri-

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