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scrivania, tutto coll’aria calma di fare il suo dovere, gongolando dentro di sè al vedere che lui stava per perdere la pazienza, e si agitava nervosamente sulla seggiola, lo stuzzicava col suo cicaleccio da zanzara: — Ella non ne aveva colpa se sceglieva giusto quel momento. Non poteva farsi in quattro per badare al tempo stesso in cucina e nella casa. A lei toccava di fare da cuoco e da stalliere. La padrona faceva il diavolo per un granello di polvere, come se tenesse quattro persone di servizio. Adesso che non esciva più, e non aveva più da fare fuori di casa, andava a cercare i granelli di polvere.
Il padrone aveva un bel supplicare che lo lasciasse tranquillo, che andasse dalla padrona, per sentire se bisognava mondare la lattuga o lasciare acceso il fuoco. L’indomani lei tornava da capo, diceva che non poteva andare da Erode a Pilato, si ostinava a fargli contare le fette di carne prima di andarle a friggere, lo strutto che era avanzato dalla padella, il prezzemolo che era