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sare come un re in mezzo a tutti quegli altri ritratti più modesti. Così egli era stato accolto in quella casa confidente e ospitale a braccia aperte, come un beniamino, come un figliuolo; babbo e mamma s’erano abituati a non pensare ad Elena, a non far dei progetti per l’avvenire della figliuola, senza accomunarla al giovane avvocato. E costui li aveva ricompensati rubando loro la ragazza! Il povero genitore, stanco di brontolare e di mulinare col cervello, gemeva di tanto in tanto: Tradimento! tradimento! come un uomo preso fra le tanaglie del dentista.

— Camilla! tornò a dire dal letto donna Anna che non poteva conciliar sonno a quel miagolìo. Tuo padre domani sarà malato. Non senti che freddo? Fallo andare a letto.

Camilla si levò, avvolse accuratamente il bigherino nella spoletta, lo fermò con uno spillo, ripose il batufoletto nel cestino, infine venne a piantarsi davanti al babbo, col candeliere in mano, fissandogli in faccia tran-