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luminosi lungo il bordo, con un rumore sordo di ale possenti che battevano l’onde. Poi gradatamente si separarono, l’uno parve rimpicciolire virando di bordo, dileguandosi verso il capo Campanella, e l’altro seguitò ad avanzarsi a diritta, gettandovi il riflesso ancora incerto del suo fanale rosso.
Elena, com’era sopravvenuta la sera, domandò a Roberto che l’era vicino, dietro alla Camilla:
— Qual’è dei due che parte per Genova!
La sua voce era talmente mutata che Roberto non si raccapezzò subito. Cesare rispose per lui:
— Questo qui, a destra.
Elena trasalì all’udir la voce del marito, e tirò dentro pel braccio la Camilla, collo sguardo smarrito, stringendola così forte che anche la sorella spalancava gli occhi dal dolore. Andò a sedersi nella sua camera, al buio, e non volle vedere più alcuno.
— Non è nulla! ripeteva donn’Anna chiudendo il balcone. Non vi spaventate. Quan-