Pagina:Verga - Il marito di Elena.djvu/193


— 183 —


— Ho venduto il pianoforte, rispose Elena secco secco.

Egli arrossì, e non aprì più bocca sinchè i facchini portarono via lo strumento prediletto di Elena.

Poi, come l’uscio fu rinchiuso, prendendo il suo coraggio a due mani, balbettò:

— Perchè hai venduto il pianoforte?

— Era necessario.

— Lo so, dico perchè non hai venduto qualche altra cosa?

— Il pianoforte era mio... Intendo che non serviva più a nulla. Non suono più.

Lagrime amare comparvero negli occhi di lui, che non osava alzare il capo.

Elena seguitò a spingere alcune poltrone nel posto lasciato vuoto dal pianoforte. Poi lo schianto di quel dolore timido e peritoso le toccò il cuore. Si accostò a lui intenerita, e l’abbracciò senza dir motto.

Egli guardandola negli occhi parve volesse dirle qualcosa di decisivo. Ma era così commosso che non trovava parola. Solo di tanto