Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 157 — |
— Io non lo so. Tu saprai meglio di me.
— Non bisogna badarci. È una calunnia di gelosa. — Tu ci credi? brutto!
Ma ella non aveva giammai visto suo marito così pallido. Improvvisamente si fece rossa come il fuoco.
— Tu ci credi?
Egli esclamò con una voce che Elena non aveva mai udito, guardando stranamente qua e là:
— Ah, no! Elena.... Non ci credo!
— Ebbene? Cosa vuoi che faccia!
— Non lo so. Non lo so! — ed evitava di guardarla, e la voce gli tremava.
Elena in fondo non si sentiva cattiva. Si avvicinò a lui pentita, e gli disse:
— Perdonami.... Cosa vuoi che io faccia!... Vuoi che non esca più la sera? Tutto quello che vuoi lo farò.
— No... no... mormorò egli scuotendo tristamente il capo.... Tu non m’intendi....
E con uno sforzo, afferrandole la mano, a viso basso: