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goscie che lo tormentavano, mentre ella rideva e folleggiava in un salone tutto oro. Per lui solo le meditazioni penose, i tentativi umili, l’andar su e giù per le scale altrui, i batticuori dell’aspettativa, gli scoramenti amari. — Ch’ella non sappia nulla almeno.... sin che si può! — E non lo sorprendeva la crudele indifferenza di lei riguardo ai loro interessi. Solamente Elena cominciava a notare che quell’avvenire si faceva aspettare, e che alla moglie del Procuratore Generale o di un avvocato illustre venivano usati dei riguardi che mancavano a lei, ricercata, corteggiata, con guanti da venti lire alle mani. Suo marito non ci pensava, lui! E il sorriso di Elena finiva allo specchio, in una contemplazione astratta di sè stessa.

Un mattino egli ricevette due righe per la posta.

«Badate a Cataldi! marito esemplare!»

Cataldi era un giovanotto il quale spendeva pazzamente il denaro che non aveva, biondo e delicato come una fanciulla, bel giuocatore,