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— Il barone è venuto a farmi visita, sai? Don Peppino, sentendo che la Rosamarina era in vendita, andò dal notaio e offrì diecimila lire. A sua madre che voleva impedire quella prodigalità rispose:
— È un capriccio, lo so, lasciatemelo soddisfare. Alla Rosamarina v’è la caccia più abbondante del territorio. Poi ho impegnata la mia parola.
Goliano e Brancate, come seppero che l’acquisto che avevano maturato con tante lungaggini sfumava loro di mano, fecero un casa del diavolo, dicendo che il barone spendeva diecimila lire per comprarsi la grazia del venditore. Il notaio diede questo consiglio:
— Lasciateli dire, è il dispetto che li fa parlare, quando il contratto sarà firmato si rosicheranno le mani.
Cesare arrivò a casa con tal viso che Elena domandò subito: — Cos’è stato!
— Il barone ha offerto diecimila lire della Rosamarina, rispose il marito.
Elena rimase immobile, rigida e bianca